Vite a debito: la storia della tua energia quando sbagli investimento

Se parliamo di debiti, il primo pensiero va al denaro: leasing, mutui, cartelle esattoriali, carta di credito.

Sono, queste, forme di debito materiale che hanno certo una ricaduta sui nostri comportamenti e sulle nostre scelte; ma non sono le uniche, o le prime, con le quali fare i conti.

Vite a debito

Quando al sogno di una vita realizzata sostituiamo l’incubo di una vita vincolata, stiamo vivendo una storia a debito.

La nostra è una vita a debito se:

⇒ ci svegliamo ogni sacrosanta mattina e raggiungiamo di malavoglia un posto di lavoro che non amiamo passando la giornata ad aspettare come una liberazione la fine di quel supplizio;

⇒ torniamo a casa ogni sera e ci pare che le pareti si stringano intorno, soffocandoci;

⇒ ci dedichiamo a un progetto come criceti in gabbia che corrono e si affannano, sì, ma soltanto dentro una ruota che non porta da nessuna parte;

⇒  attendiamo sempre la stagione, la luna, la posizione dei pianeti, l’ora o l’occasione giusta;

prima il dovere, poi il piacere (che può anche essere letto, prima la casa, poi il lavoro, o viceversa; prima i figli, poi la professione, o viceversa; prima la famiglia, il partner, l’amica, l’amico, poi io)

Una vita a debito, vincola le nostre risorse ed energie in attività, esperienze, situazioni e relazioni che non restituiscono e non generano profitti in termini di serenità, appagamento e senso di realizzazione commisurato all’impegno.

Se lo avessero, parleremmo infatti di investimento. Per quanto, anche gli investimenti, a volte…

Buoni e cattivi investimenti

Il gergo dell’economia è pieno di formule edulcoranti molto divertenti. Formule come «investimento in perdita», per esempio; un modo carino per dire: «Hai preso una sòla!»

Anni fa ricevetti una piccola eredità. Con una parte acquistai un’auto. Niente di eccezionale: una Seicento a Km 0 che, comunque, paragonata alla mia Uno di quarta mano perennemente in panne, era praticamente una fuoriserie.

Con l’eredità restante avrei invece voluto prendermi un anno sabbatico e fare un viaggio esperienziale in Europa, o magari negli Stati Uniti. Imparare bene la lingua, seguire qualche corso, conoscere altre culture e stili di vita.

Per gli adulti intorno a me, la mia era un’idea d’investimento immatura e poco lungimirante: meglio impegnare il rimanente in qualcosa di più serio.

Così, convinta per l’ennesima volta da voci autorevoli di essere totalmente inadeguata a occuparmi di faccende “da adulti”, chinai il capo e seguii il consiglio investendo la seconda parte dell’eredità in un fondo obbligazionario. Fondo che non solo non mi restituì l’ombra di un quattrino d’interessi, ma in pochi anni dimezzò il già umile gruzzoletto.

Eredità ed esperienza di viaggio: puff, andate! «Un investimento in perdita, capita», mi venne detto. In fondo, non tutti i grattaevinci sono vincenti: ritenta, sarai più fortunata!  Peccato che alcune volte non rimangano risorse sufficienti per tentare di nuovo.

Le nostre risorse personali e le nostre energie sono una dote della vita: ciascuno di noi ne nasce abbondantemente equipaggiato.

La buona notizia è che entrambe sono rinnovabili: impiegate nel modo giusto, si auto-rigenerano e si riproducono.

La cattiva notizia è che quando vengono impegnate male, si depauperano, finanche a esaurirsi.

Investimenti ad alto rischio di debito

È difficile stabilire una lista di investimenti ad alto rischio di debito che vada bene per tutti.

Per una persona che senta il richiamo all’avventura, una casa e un mutuo potrebbero rappresentare una vita a debito: l’impegno profuso per mantenere la casa e sostenere le rate, infatti, potrebbe rivelarsi un vincolo per esperienze più nomadi.

Al contrario, per una persona che ambisca a una certa stabilità e sicurezza, il mutuo per l’acquisto di una casa sarebbe un ottimo investimento.

Ci sono però due categorie di investimenti ad alto rischio che, indipendentemente dagli stili di vita e dalle inclinazioni personali, ci aiutano a individuare la trappola che potrebbe farci cadere nella rete della vita a debito.

Obblighi di ruolo e doveri

Ogni volta che impieghiamo le nostre risorse e le nostre energie in attività, progetti e relazioni nelle quali ci sentiamo obbligati a sottostare o ad assumere un determinato ruolo, e quindi la condotta da manuale che quel ruolo porta con sé (i devo), corriamo il rischio di un investimento in perdita.

Mettiamo che da qualche parte, nel manuale della vita irreprensibile che ciascuno di noi ha stampato in testa come una Bibbia, ci fosse per esempio la regola: «Un buon padre/una buona madre (ruolo) non deve mai far mancare il sostegno economico alla propria prole (obbligo)».

Seguendo il gioco del ruolo → obbligo, potremmo non accorgerci che il tempo passato al lavoro (magari anche un lavoro in cui non ci sentiamo per nulla realizzati), impegnato negli straordinari, nelle festività pagate doppie, nell’affare che ci porta lontani da casa per settimane, ma rende moltissimo, è tempo (e risorse ed energia) che stiamo sottraendo ai nostri figli. Figli che vivrebbero anche in una bella casa, ma di cui non conosceremmo i pensieri, i sogni, le idee, le evoluzioni.

Viceversa, se nel manuale di cui sopra vi fosse la regola: «Un buon padre/una buona madre non metterebbe mai la propria realizzazione personale e professionale prima dei figli», potremmo non accorgerci che in casa, con i nostri bambini, anziché esserci un genitore felice di godersi la crescita della prole, c’è lo spettro di un essere umano che ha abdicato al proprio desiderio dell’anima e che sta educando la progenie al martirio.

Una vita a debito è una vita che si infila nelle trame dei «devo» e si perde quelle dei «mi piace», «mi rende felice», «mi fa sentire bene».

Non è questione di egoismo. Si tratta di imparare a distinguere i valori, dagli obblighi. L’individuo, dall’identità.

Contratti emotivi e dipendenza

Se stiamo impegnando le nostre energie e risorse per:

• soddisfare le aspettative di qualcuno
• garantirci una relazione
• compiacere qualcuno

siamo nella trama di una vita a debito. E il creditore è, sempre, il tuo Io del Libro Maggiore. 

Colui che potrebbe portare nel mondo un dono, il proprio, e non lo fa. Colui chiamato a realizzare i propri talenti, ma li rifugge in nome di una «vita di quieta disperazione», come l’ha definita Henry David Thoreau.

Mancando questa missione, che è la missione di tutti gli uomini e le donne di questo Globo, hai anche un debito nei confronti stessi della vita.

Non siamo qui per sopravvivere ai giorni e resistere alle intemperie. Nemmeno un albero s’accontenta di una vita del genere: e infatti prende luce dal Sole e nutrimento dalla terra, e restituisce ossigeno, frutti, a volte anche soltanto colore e bellezza.

Quando dài, ricordati di ricevere. Quando ricevi, ricordati di dare. Non esiste legge universale più nobile di questa. Non parlo di restituzione in termini di do ut des: io ti do una caramella, affinché tu mi dia una caramella. Questo è esattamente l’atteggiamento tipico da contratto emotivo e da dipendenza.

Vivendo in armonia con la legge universale del «dài e ricevi, ricevi e dài», potresti prendere da me chiarezza, e dare a un’altra persona ascolto, perché è nell’ascolto che si manifesta maggiormente il tuo talento.

Una vera e propria economia circolare di risorse ed energie umane dove nessuno è debitore o creditore, e tutti siamo parte di un sistema che tiene conto delle particolarità del singolo e opera per il benessere della collettività.

[Se ti interessa il tema dell’economia circolare vero e proprio, devi assolutamente seguire lei]

Prova settimanale dell’eroe

Nella maggior parte dei casi, tendiamo a riscrivere sempre la stessa storia perché lasciamo fare tutto al nostro sceneggiatore automatico: una sorta di autore meccanico programmato per ripetere la stessa struttura narrativa infinite volte con piccole varianti di trama.

Scoprire la struttura seguita dallo sceneggiatore automatico, aiuta a prendere in mano la stesura della propria storia prima che lui intervenga.

La prova settimanale dell’eroe, ti aiuterà a fare un esame dettagliato dei tuoi investimenti a rischio debito di storia.


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Ti auguro una splendida settimana! <3


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