Coaching in fabula | Carlotta Givo
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  • Un'incisione in stile neoclassico che rappresenta il momento iconico del mito di Amore e Psiche. Psiche, nuda e avvolta in un drappo leggero, si china verso Amore, addormentato con le sue ali spiegate, simbolo della sua natura divina. Nella mano destra Psiche tiene un pugnale, e nella sinistra una lampada a olio, la cui luce illumina delicatamente il volto di Amore. L'immagine cattura il contrasto tra la curiosità umana e il timore reverenziale, un momento di sospensione carico di simbolismo e tensione emotiva.

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✨ 12 maggio, 18:56 → 🌕 Luna Piena in ♏ ✨ 12 maggio, 18:56 → 🌕 Luna Piena in ♏ 

L’archetipo che meglio rappresenta questa Luna Piena è la Venere che incontriamo nella fiaba di Amore e Psiche: non quindi la soave dea della bellezza che ci è stata tramandata dall’iconografia rinascimentale, bensì l’oscura Signora delle metamorfosi. La dea alchemica che non lascia tregua né scampo. La catalizzatrice del cambiamento.

È lei a mettere alla prova la giovane Psiche, a spingerla a sfidare le sue paure più profonde, a togliersi la maschera, a diventare una vera dea e anziché essere la pallida ombra di un’altra. 

Se questa Luna scorpionica parlasse, ci inchioderebbe con feroce determinazione al muro della verità: qual è il tuo segreto, Psiche? Cosa si nasconde dietro la brava bambina, la sorella sacrificata/sacrificabile, la mogliettina devota, la mammina pancina? 
Chi sei, davvero, quando nessuno ti vede e ti misura? Di quali pensieri serpentini è gravida la tua immaginazione? Quale autorità sei disposta a sfidare per ottenere ciò che vuoi?

Come la Venere raccontata da Apuleio, questo transito e suoi aspetti mandano gambe all’aria tutte le nostre coperture, e ci sottraggono a qualunque copertina rassicurante: perché nessuno può essere chi non è e mentire a se stesso troppo a lungo.

Nella fiaba di Apuleio, l’ultima prova a cui Venere sottopone Psiche, prevede che la fanciulla discenda negli inferi dove farà una serie d’incontri difficili con le sue debolezze, i suoi demoni, e le sue ombre 👉 se nei prossimi giorni avessi anche tu l’impressione che il mondo si sia spaccato sotto i tuoi piedi precipitandoti in un inferno di incontri con parti ‘mostruose’ di te e degli altri, prova a lavorare su queste domande:

✍️ quale segreto di me, che ho paura di mostrare, mi fa vivere all'ombra di un ideale?

✍️ cosa cerca la parte di me che sente costantemente il bisogno di compiacere gli altri?

✍️ quali situazioni quotidiane rappresentano il banchetto di gratificazioni e rassicurazioni che mi mantiene in una versione ridotta di me impedendomi di crescere ed esprimere il mio pieno potenziale?

Buona 🌕  alchemica! 

#archetipiinmovomento  #AmorePsiche #pianetiinteriori #Metamorfosi #mitobiografiaAstrale
Sono cresciuta con l’idea del tempo nemico. Del Sono cresciuta con l’idea del tempo nemico.

Del tempo che corre, fugge, passa, e s’affanna per non perdere se stesso.

Sono cresciuta con il mito della velocità, dell’arrivare prima, dell’andare avanti senza farmi troppe domande su cosa lasciassi indietro. 

Sono cresciuta rincorrendomi, senza accorgermi che, facendo così, mi sono sempre tenuta indietro e mai d’accanto. 

E quando non ci si tiene d’accanto, è più facile perdere il segnale, indebolire il contatto con il proprio nucleo centrale. Ed è anche più facile confondere l’oltranza con la perseveranza; mettere prima l’arrivare prima, anziché l’arrivare dove davvero importa; farsi incantare dalle scorciatoie che non fanno che allungare la strada. 

Negli ultimi cinque anni ho lavorato sull’esagramma 32 – la durata – senza nemmeno saperlo. E ci ho lavorato, anche se in modo del tutto casuale, proprio come suggeriscono di fare le linee: 

👉🏻 senza aspettarmi troppo, troppo presto 
[ciò che ha valore si crea lentamente, con perseveranza]

👉🏻 facendo attenzione alle macchinazioni dell’ego 
[non lottare, non vantarti, non disperare: ma confesso che la prima mi dà ancora molto da fare. A proposito, sul copione della lotta e della fatica ci ho scritto un Fabulatorio qualche giorno fa: se ti iscrivi alla mia newsletter puoi recuperarne la lettura dall’archivio]

👉🏻 senza fare paragoni 
[fare paragoni non fa che sviare l’attenzione su storie che non sono la nostra, allontanandoci dal nostro racconto]

👉🏻 portando luce alle radici del desiderio 
[il perché ci muoviamo in quella direzione e non in un’altra è importante quanto il come]

👉🏻 senza pretendere di convincere nessuno che la mia fosse la strada giusta da prendere

👉🏻 smettendo di rincorrere il cambiamento ad ogni costo 
[mutare in continuazione, sperando, prima o poi, d’azzeccare la muta, è ansia travestita da disponibilità al cambiamento]

Senza, per l’appunto, prendere scorciatoie.

💭 Quale meta del tuo viaggio ha bisogno che tu riveda il tuo personale mito del tempo?
 
💭 Quale meta del tuo viaggio ha bisogno di essere passata al setaccio dell’esagramma 32?

#iching #cambiamento #tempo #mitobiografia
«Il giardino è solo mio!» Urla il gigante cacci «Il giardino è solo mio!» Urla il gigante cacciando i bambini che, con le loro risa e giochi, rendevano fino a poco prima il suo giardino vivo. Poi, per assicurarsi che i bambini non vi entrino mai più, alza un muro, ma il muro che costruisce per proteggersi, diventa presto una barriera che lo taglia fuori dal flusso delle stagioni. Così, mentre fuori è già scoppiata la primavera, il giardino resta bloccato nell’inverno. 

Se dovessi pensare a una storia che incarna bene l’archetipo di questa Luna Nuova in Toro (27 aprile, 21:30), sceglierei sicuramente Il gigante egoista di Wilde. 

Come il gigante della storia, anche questa Luna racconta del nostro bisogno di fare recinto delle nostre cose per tenerle al sicuro, e di come, quando si esagera, si trasformi in chiusura, attaccamento e stagnazione. 

Nessuno, però, nemmeno un burbero Gigante, può vivere in un inverno perenne. E nulla, nemmeno il muro più alto del mondo, può tenere la vita e il cambiamento lontani troppo a lungo.

Come nella favola di Wilde, mesi e mesi di tempeste di ghiaccio aprono una crepa nel muro del giardino, così nel cielo che accompagna questa 🌑  di maggio, due archetipi vengono a fendere la muraglia iperprotettiva taurina e a rimettere in moto le cose: Marte ♌ e Plutone ♒.

Il primo, vuole affermarsi, esprimersi, mostrarsi; e lo fa con l’impeto dei bambini che non stanno tanto a badare ai divieti d’accesso, ma si prendono lo spazio che vogliono. Il secondo, ci costringe ad ascoltare le emozioni che riguardano il potere e la paura di perdere il controllo, facendoci sentire quanto bisogno abbiamo di liberarci dalle vecchie forme di sicurezza diventate ormai una gabbia.

Se ogni Luna Nuova è sempre un invito a riscrivere una certa storia. la storia da riscrivere sotto l’influsso di questa Luna, riguarda l’intreccio narrativo tra: valore, possesso e sicurezza. 

👉 Tu, per esempio, su cosa stai basando il tuo senso di sicurezza? E il tuo senso del valore? 

👉 Quanto sei identificata con ciò che possiedi (anche simbolicamente)? 

👉  Quali emozioni ti si agitano dentro quando qualcosa che ti è caro viene attaccato, invaso, o messo in discussione?

Buona riscrittura con la 🌑!
Cosa hanno in comune le teorie dello psicologo can Cosa hanno in comune le teorie dello psicologo canadese Eric Berne e il Diavolo dei Tarocchi RWS? 

Te lo racconto in 17 slide e ti regalo anche un esercizio per mettere subito mano alla tua storia.

👉🏻 Se ti piace questo tipo di contenuto, fammelo sapere pigiando sul ♥️ o lasciandomi un commento, scrivendomi magari anche quale tema vorresti vedere analizzato attraverso i Tarocchi. 

👉🏻 Se ti incuriosisce il mio approccio biografico, e ti piacerebbe lavorare con me, mandami un DM o esplora la sessione ‘scopri come possiamo lavorare insieme’ che trovi al link in bio.

#tarocchi #tarografia #tarodiario #copionidivita #ericberne #riderwaitesmith #mitobiografia
✍🏻 #Scrividi un rituale che la tua famiglia h ✍🏻 #Scrividi un rituale che la tua famiglia ha sempre seguito il giorno di Pasqua:

> sai com’è nato? 

> quali sono i tuoi primi ricordi di questo rituale?

> è rimasto sempre uguale o qualcosa è cambiato nel tempo?

> come lo vivi oggi? E in passato?

I rituali contribuiscono a formare la nostra identità, sia come individui che all’interno dei vari gruppi a cui apparteniamo. 

Attraverso rituali anche molto semplici vengono trasmesse storie, valori, memorie affettive. 

Ogni gesto ripetuto nel tempo, ogni abitudine condivisa, può diventare un punto di riferimento, un segno che tiene insieme il passato e il presente, il singolo e il tutto.

Un rituale può essere un modo per ricordarci che qualcosa rimane, anche quando tutto il resto passa e si trasforma; può offrire conforto nei momenti tristi, e radicamento quando ci sentiamo smarriti.

Oppure può essere un gesto vuoto che ripetiamo per abitudine e tradizione, ma che non parla,  o non parla più, la nostra lingua. Una liturgia prescritta che amplifica il nostro bisogno di rompere gli schemi, di emanciparci da una certa narrativa.

Insomma, un rituale è una storia nella storia, e ci racconta. 

Buon #Scrividi! 

#scritturachecura #trameperdute #scriversi #journaling #scritturabiografica
✨ 13 aprile alle 2:21 ➝ 🌝 Luna Piena in ♎ ✨ 13 aprile alle 2:21 ➝ 🌝 Luna Piena in ♎️ [☌ al ☉ in ♈︎, ◻︎ a ♂︎ in ♋︎]

«Specchio spettro delle mie trame…»

No, in effetti non era proprio così l'invocazione nella fiaba. Tuttavia questa variante si sposa meglio con la natura di questa Luna Piena di aprile che punta i riflettori sui nostri conflitti interni, e lo fa come piace al settimo segno dello zodiaco: passando attraverso l'altro, attraverso la relazione.

È infatti dall'altro – dalla relazione che abbiamo con lui, con lei, con loro – che affiorano le domande irrisolte della nostra storia, e i conflitti generazionali che tramano nelle nostre trame e ci obbligano a domandarci:  quanto spazio c'è per me? Cosa ho dovuto dimenticare di me per poter restare?

E  questa Luna che apre crepe nei legami per mostrarci dove abbiamo smesso di raccontarci la verità, ci guida: «Guarda l’altro, guardati quando sei con l'altro, e vedrai la tua frattura, la tua ferita».

Che ne dite, sfruttiamo questa Luna e i suoi suggerimenti per lavorare un po' a questa parte della nostra storia?

Se la risposta è sì, io passerei da qui:

💬 cosa, nell’altro, ti irrita o ferisce profondamente e più di quanto “dovrebbe”?

💬 a quali relazioni stai chiedendo sicurezza a scapito del desiderio?

💬 in quali conversazioni trattieni la tua voce per non essere rifiutata?

💬 in quali situazioni senti di camminare sulle uova? Perché?

💬 quale gesto autentico trattieni per non turbare l’altro? E cosa turberebbe, davvero?

Buona Luna Piena oltre lo specchio, dove vi auguro di ritrovare e riportare a casa quelle parti di voi che avete lasciato di là.

Ahoooouuhhh! 🌕🐺 

#archetipiinmovimento #pianetiinteriori #lunatidi2025 #mitobiografiaastrale
✒️ Scrivi di come vorresti sentirti alla fine ✒️ Scrivi di come vorresti sentirti alla fine di questa settimana.

Pensiamo sempre molto, e non sempre lo facciamo nei migliori dei modi ma questo è un altro discorso, a quel che dobbiamo fare.

Che siano scritte o stampate da qualche parte nella nostra mente, abbiamo liste infinite di cose da fare, da cominciare, da portare a termine.

Come ci faccia sentire portare avanti quelle liste è secondario: essere adulti è questo no? Imparare a mettere il dovere davanti a ogni carro; spuntare per vivere.

O per meglio dire: spuntare per sopravvivere. Al caos soprattutto. 

Però sopravvivere non basta. Bisogna sentire la vita scorrere, anzi scrosciare!

E in ogni persona la vita scroscia sospinta da sensazioni diverse.

Quali sono le tue? Da cosa nascono? Cosa le nutre?

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#scrividi #scriversi #scritturachecura #writingprompt
«[…] la disponibilità si accompagna all’oppo «[…] la disponibilità si accompagna all’opportunità, a ciò che dal mondo viene a noi come «al suo porto»: è disponibile colui che sa «vivere a proposito» ha detto anche Montaigne, ma senza spingersi a farne una disposizione della conoscenza» 

📖 Cinque concetti proposti alla psicoanalisi, François Jullien

Ultimamente la parola disponibilità torna spesso nei miei consulti. Disponibilità di tempo, di denaro, di beni…

E la cosa particolare è che ciascuna persona con cui ho parlato di disponibilità, aveva una precisa idea di come catalogarla. 

Nel denaro, nel tempo, nei beni, c’è sempre un numero chiuso, un livello prestabilito, a decretare quanta disponibilità si abbia o non si abbia.

Ma la disponibilità non è esattamente l’opposto di un irrigidimento dentro a parametri fissi? 

Rendersi disponibili, non è piuttosto la capacità di «mantenere il ventaglio delle possibilità completamente aperto»? Un vivere, per l’appunto, a proposito, rispondendo alle sollecitazioni della vita momento per momento?

A me piace questa idea di disponibilità senza parametri fissi: mi sembra che allarghi gli orizzonti delle possibilità e delle relazioni. 

Tu che ne pensi? A cosa associ la parola disponibilità? Cosa significa per te essere o non essere disponibile? Avere o non avere disponibilità? 

Mi piacerebbe confrontarmi anche qui su questo argomento.

#disponibilità #questiontime #parliamone
✍🏻Scrivi di quel sogno che ti accompagna da t ✍🏻Scrivi di quel sogno che ti accompagna da tempo

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«Non so che cosa mi abbia consentito di percepire la corrente della vita. Probabilmente l’inconscio stesso, o forse i miei primi sogni. Essi hanno deciso il mio cammino fin dall’inizio.»

📖 C. G. Jung - Ricordi, sogni, riflessioni

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