Coaching in fabula | Carlotta Givo
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L'immagine mostra un grafico circolare sul quale campeggiano alcune lame dei tarocchi realizzate con la tecnica del collage più tecnica mista
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Tutte le storie sono drâma — azione —, non tu Tutte le storie sono drâma — azione —, non tutte però devono finire in tragedia.

Non è una tragedia se non è subito chiaro. Se non è la prima cosa a cui hai pensato. Se l’hai pensata e poi abbandonata perché meno facile di quanto credessi. E non è nemmeno una tragedia se a crederci, oggi, ci sei solo tu.

La tragedia è fingere che ti vada bene così. Che non ci sia altro in te e per te. Che non ne valga più la pena.

Perché se hai sentito un pizzicore, un languore, un fremito, un richiamo, ne vale la pena eccome! 

Quindi basta voltarti dall’altra parte! 

Per quanto infatti possa sembrarti drammatico rispondere a quel pizzicore, languore, fremito, o richiamo, un dramma non è che una storia da attraversare, trasformare, scrivere e riscrivere. 

E sarebbe una vera tragedia se tu non lo facessi.

Qualunque scelta tu abbia fatto finora, non importa, perché comunque “non è finita finché non è finita”!

Ascolta quel pizzicore, languore, fremito, o richiamo ora. Vagli incontro adesso. Scegli un finale diverso, questa volta.

#chiamatadellanima #ilviaggiodelleroina #scritturadisé #trameperdute
Mentre contemplavo il grafico della Luna Nuova in Mentre contemplavo il grafico della Luna Nuova in Cancro del 25 giugno in cerca delle parole migliori per raccontarla e farne, come sempre, una musa per il nostro percorso mitobiografico con le #Lunatidi25, mi è venuta in mente quella favola di La Fontaine, in cui un contadino, prima di morire, parla ai figli di un tesoro nascosto nei campi che stanno per ereditare.

Alla morte del padre, i figli iniziano quindi a dissodare i terreni in lungo e in largo alla ricerca ori e forzieri, senza mai trovare nulla. 

Il terreno, però, rinvigorito da tanto lavoro, comincia a restituire messi copiose. 

Il vecchio, insomma, non aveva mentito: aveva soltanto trovato un modo per far sì che i figli lavorassero sodo quella terra che avrebbe potuto dar loro la ricchezza e l’abbondanza che tanto desideravano.

Ecco, questa Luna Nuova in Cancro – pimpata nei desideri e nei sogni di gloria dalla presenza dell’espansivo Giove al suo fianco; ingannata da un allusivo Nettuno; redarguita da un serio e intransigente Saturno; e infine pungolata ad  agire in modo laborioso e organizzato da Marte in Vergine – è un po’ come quel padre che nel prometterci finti tesori, ci indica la via giusta per trovare quelli veri:

➡️ prendi sul serio i tuoi desideri

➡️ prepara il terreno per quella storia di te in cui sentirti finalmente a casa

➡️ coltiva quella storia con dedizione e forza

E se vuoi cominciare da questa notte magica di San Giovanni, puoi partire dal tuo diario di bordo e da queste domande 👇🏻

1. Quale campo della tua storia ha bisogno di essere dissodato per restituirti il tesoro che stai cercando?

2.	Quali narrazioni o promesse illusorie è tempo di sostituire con una storia realizzabile da qui al 3 gennaio 2026, quando, con la Luna Piena in Cancro, raccoglieremo le messi di questa Luna Nuova? 

3.	A cosa devi dire no, per poter dire davvero sì a questa nuova storia?

Buona notte di San Giovanni, e buone riflessioni di Luna Nuova in ♋️

#trameperdute #mitobiografia #scritturachecura #pianetiinteriori #archetipinmovimento #lunanuova
«Per questo, dopo avergli preparato tante occupaz «Per questo, dopo avergli preparato tante occupazioni, se resta loro qualche momento di tregua, li si consiglia di impiegarlo a divertirsi, a giocare, a impegnarsi sempre totalmente in qualcosa.»

Sono passati più di quattrocento anni, eppure questo frammento dai pensieri di Pascal sembra scritto da un filosofo contemporaneo. 

Viene da chiederselo, no?

Viene da domandarsi quand’è stata l’ultima volta che non abbiamo sentito il bisogno di organizzare qualcosa, o di guardare, o leggere qualcosa, per ‘ammazzare il tempo’.

O quand’è stata l’ultima volta che al termine di una giornata totalmente oziosa non abbiamo sentito salire né ansia né senso di colpa.

O quand’è che guardando una pagina vuota in mezzo a tante scritte fitto fitto, non abbiamo sentito il bisogno di riempirla.

Mi pare di sentirle le obiezioni sollevarsi dalla platea in findo al fondo che c’è in ognuno di noi: “Eh, ma senza divertimento che vita è?”

Sì, appunto: senza distrazioni obbligate, caldeggiate, promosse, che vita facciamo? Chi siamo quando ci annoiamo?

Io, per esempio, nella noia sono spesso una donna nervosa, irrequieta e talvolta spaventata. 

Tu? 

#Pascal #elogiodellapaginabianca #Divertimento #pensieri
Diario delle Tre Notti di Luna Piena in Sagittario Diario delle Tre Notti di Luna Piena in Sagittario - 11 giugno 2025

Scritto sotto la guida di Giove in Cancro che ti ricorda:

• non cercare di capire tutto
• scrivi per sentire
• scrivi per tornare a ‘casa’

👉🏻 Prima notte | Cosa ti fa sentire a casa? Cosa dà calore e coerenza alla tua storia?

Scrivi liberamente su:

▫️i luoghi che ti accolgono davvero (interni o esterni)

▫️le relazioni in cui ti senti intera, non giudicata

▫️i gesti, le parole, i riti che ti restituiscono a te stessa

Domande in transito:

▫️Cosa significa per me “sentirmi a casa”?
▫️Quale parte della mia storia è rimasta sempre lì, ad aspettarmi?

👉🏻 Seconda notte | Integra sensazioni, emozioni e visione

Scrivi liberamente su:

▫️il momento in cui hai visto chiaramente di avere una tua strada e direzione

▫️una sensazione fisica che ti ha guidata in una direzione a cui la mente diceva «No!»

▫️ le emozioni che ti aiutano a discernere cosa è vero per te da ciò che non lo è

Domande in transito:

▫️Quale direzione mi emoziona?
▫️Dove mi portano le lacrime, i brividi, il calore al petto?

👉🏻 Terza notte | Recupera le memorie fondanti

Scrivi liberamente su:

▫️una memoria d’infanzia che continua a parlarti

▫️una frase, un gesto, uno sguardo che ha inciso un significato dentro di te

▫️un mito familiare che ti porti dentro e che senti che è ora di trasformare

Domanda in transito:

▫️Se volessi riscriverla (una memoria, una scena, una fetta della mia storia, un’esperienza…), come la racconterei oggi?

Buona scrittura di Luna Piena! 

#archetipinmovimento #pianetiInteriori #LunaPiena #scritturachecura #mitobiografia #Lunatidi25 #archetipi
Da quale storia di errore sei emersa? Cosa te ne f Da quale storia di errore sei emersa?
Cosa te ne farai di quella storia?

Ho pensato spesso che onorare mia madre significasse fare come lei, seguirne con obbedienza i passi, esserle così fedele da ripetermi nei suoi stessi errori e schiantarmi dove lei si era già schiantata prima.

Solo di recente, ascoltandola nei suoi rimpianti, nei suoi rimorsi, e soprattutto nei suoi: «Sei proprio come me!», detti con un’inclinazione dolorosa nella voce, ho capito.

E per un istante mi sono fatta madre, e da madre mi sono chiesta cosa avrebbe voluto dire, per me, guardare mia figlia cadere nei miei stessi inciampi, procurarsi le mie stesse ferite, rompersi le mie stesse ossa pur di dimostrarmi la sua totale lealtà.

Niente di tutto questo mi avrebbe resa minimamente felice e soddisfatta. 

Al contrario, credo mi sarei chiesta: che senso ha aver passato tutto ciò che ho passato per farci ripassare anche te?

Se avessi una figlia, oggi le direi: sbaglia in modi completamente diversi dai miei! E se questo ti sembra un tradimento, allora tradiscimi! E qualunque cosa ti dica, non permettere alla mia storia di diventare un incantesimo di ripetizione posato sulle pagine della tua.

Allora lo dico a me, alla figlia che continuo a essere a 46 anni suonati.

E lo dico anche a te, casomai avessi bisogno di sentirlo.

#trame #raccontoautobiografico #lealtàfamiliari #unastoriadifamiglia #lavoroautobiografico
Per parlarti dell’incontro con l’archetipo nov Per parlarti dell’incontro con l’archetipo novilunare di questo mese, ti racconto proprio di questo post, scritto una decina di giorni fa, pubblicato ieri sera, e archiviato dopo cinque minuti netti.

Rileggendolo, infatti, mi è sembrato scritto da una parte di me che ho imparato a riconoscere, e a rassicurare senza doverla per forza assecondare.

Una me in perenne fila per un permesso di soggiorno nelle stanze della vita. Una me, che ha imparato molto presto a dimostrare di meritare quel posto nel mondo. 

Per quanto sia faticoso parlarti di questa me, voglio farlo, e farlo oggi, perché se c’è un solo suggerimento da cogliere nell’incontro con l’archetipo di questo novilunio, questo suggerimento è: libera la tua storia dalle vecchie narrative consumate e consumanti che, una parola alla volta, ti sottraggono intere pagine di vita!

Questa Luna Nuova in ♊️, mercuriale e psicopompa, è infatti l’archetipo della catabasi, il viaggio agli inferi della letteratura classica; la discesa nel pozzo e l’attraversamento del bosco delle fiabe: un passaggio simbolico di rinascita e trasformazione. 

Durante questa lunazione, possiamo quindi calarci nel pozzo delle storie e delle parole da revisionare, per incontrare tutte quelle storie e parole originali che abbiamo trattenuto tra le righe di altre più consuete e facili da gestire, che oggi vogliono staccarsi dal fondo, emergere, e farsi racconto vivo.

Come sempre, per accompagnare questo passaggio, ho un esercizio narrativo da proporti: prendi carta e penna e scrivi un racconto che senti farti da cornice, da margine, da ritornello stanco (Ogni volta che… Devo sempre… Quando…)

Scrivilo senza pensarci troppo.

Poi, nei giorni a venire, e fino alla prossima Luna Piena dell’11 giugno, tornaci su e riscrivilo (che non significa ricopialo!), e osserva quel che succede: sono cambiate le parole? Se sì, quali? È cambiata la tua percezione di quella storia? È emerso qualche insight?

Se ti va, puoi condividere il tuo racconto e le sue trasformazioni future nei commenti: cosa che in effetti sarebbe già un gesto di riscrittura, visto che ciò che c’è nel pozzo, di solito, facciamo ben attenzione vi rimanga.

Buona 🌚 !
La scrittura di sé ha molte forme. La più faci La scrittura di sé ha molte forme. 

La più facile è forse il diario, che può, a sua volta, avere forma lunghissima, lunga, media, corta, brevissima.

Ogni forma ha valore. Ogni forma restituisce al suo autore o alla sua autrice qualcosa. 

Per tenere un diario non serve la piuma d’oca, il calamaio, la luce fioca di una lanterna che spicca nel buio di una notte tutta per sé: bastano anche soltanto le note del telefono, un momento morto alla fermata del tram, l’attesa alle poste, il sacro trono su cui appoggi il sedere la mattina.

Là dove d’abitudine scorri freneticamente il flusso continuo della vita degli altri, puoi, ad un certo punto, fermarti e fare un giro nella memoria dei tuoi giorni, e appuntarti ciò che di quei giorni vuoi che resti, ciò che merita la tua attenzione, ciò che per qualche ragione vuole una tua riflessione.

Senza avere la vita grama di Leopardi, il genio di Nietzsche o la penna affilata e precisa della Ferrante.

Non è ‘peffomans’, è la tua storia. E tanto basta.

Quella che ho condiviso nel carosello, è l’ultima settimana di diario a note: l’unica forma possibile di scrittura introspettiva in questo periodo urgente e intenso. 

Non ha niente di speciale. Non è bella. Non è particolarmente profonda. È un carosello di istanti che sono rimasti, e forse una ragione c’è.

Nessuno di questi appunti mi ha richiesto più di un minuto del mio tempo. Almeno un paio hanno seminato un’idea per il Fabulatorio. Ma quest’ultima cosa avrebbe anche potuto non accadere, il che non avrebbe tolto un’unghia di valore al gesto e al momento.

È uno spunto, se vuoi.

#scriveredisé #lavoroautobiografico #diario #scritturachecura
Ho ritrovato, su uno dei libri acquistati al Salon Ho ritrovato, su uno dei libri acquistati al Salone del libro, questa citazione da Carl Rogers: «Quello che sono è sufficiente, se solo riesco a esserlo».

Per qualche ragione la frase mi ha fatto pensare a una serie animata giapponese che sto guardando in questo periodo (Gudetama), e pure a un esercizio che avevo proposto lo scorso anno, più o meno verso Pasqua, sicuramente ispirata proprio dal periodo, a una mia cliente in stallo. 

L’esercizio è questo 👉🏻 immaginati protagonista di una storia fantastica.

In questa storia però tu non sei la persona che riconosci allo specchio oggi, e nemmeno quella che hai sempre voluto vedere nello specchio di domani. 

In questa storia sei un piccolo ovetto 🥚 

Di quale meravigliosa creatura è una promessa questo piccolo ovetto? 

E di cosa ha bisogno, questo piccolo ovetto, per riuscire a essere la meravigliosa promessa che è?

Da questo esercizio, la mia cliente ha tirato fuori un racconto visionario, commovente, e ricco di livelli interpretativi, che ci ha spinte, per la potenza del suo contenuto, a cambiare sia la prospettiva, sia l’approdo del nostro percorso insieme. E durante il nuovo cammino, anche più di un itinerario. 

Abbiamo scelto di tendere un orecchio all’ovetto, e abbiamo fatto bene: l’ovetto, ben più competente di noi rispetto alla sua storia, ci ha infatti aiutate a conoscerlo e a prenderci cura di lui mentre pian piano cresceva e si preparava a schiudersi 🐣 

L’esercizio ora lo hai anche tu.

Non ti rimane che metterti in ascolto del tuo ovetto 🥚 e della storia che ti porta.

Buona scrittura ✍🏻 

#eserciziodiscritturachecura #rimedibiografici #scritturachecura #trameperdute #coachingnarrativo
Con la partecipazione necessaria di @erikameneghel Con la partecipazione necessaria di @erikameneghello e @stefania_giannuzzi, perché due amiche che ti fanno ragionare sono meglio di una.

#salto25
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