Dualità, contraddizioni, doppiezza: how to

Una delle ragioni per cui hai sempre la valigia pronta e non parti mai è che anche tu, come tutti noi altri semplici esseri umani, sei una contraddizione che cammina. E se partiamo da qui, se dichiariamo apertamente questa scomoda verità, proseguire lungo le restanti parole dell’articolo sarà meno spiacevole di quanto tu non ti stia prefigurando.

Sì, perché questa doppiezza intrinseca, quando emerge, non ci piace proprio. Anzi, a dirla tutta ci fa sentire colpevoli e sbagliati. Il fatto, incontrovertibile, è che nell’essere umano si muovono forze, idee ed energie contrapposte. Non parlo tanto di quella forza che il lunedì mattina si dà un gran daffare per buttarci giù dal letto mentre, dall’altra parte del ring, un’altra ci avvinghia come se lasciarci andare significasse per lei morte certa; be’, anche in un certo senso, ma non è su questo tipo di contraddizioni che vorrei ci soffermassimo a discettare (a proposito, io lo sto facendo con una tazza di tè a fianco).

Polarizzando un po’ i termini, per il gusto di una sana provocazione:
• sostieni a gran voce la libertà individuale di ogni donna di interrompere una gravidanza; e da anni ti sei votata, o votato, al veganesimo
• aborri la violenza in tutte le sue forme; tuttavia se in uno scontro a fuoco viene ucciso un attentatore pensi che in fondo se la sia «andata a cercare»
• sei disgustato dal sistema clientelare, dal nepotismo e dal favoritismo opportunistico, ma se la mamma del cognato dello zio Clemente ti fa avere un appuntamento da quel luminare la cui lista d’attesa, pubblica, parte dal pleistocene e arriva fino all’eucariotico, tu ti ci fiondi senza un plissé

È come un effetto N.I.M.B.Y. del cervello. Come un: «Aiutiamoli! [A casa loro…]».

I valori da proteggere e il totale disinteresse del tuo cervello per le crociate di senso

Un valore protetto è un principio che ritieni fondamentale e di conseguenza non vuoi violare. È così importante per te che il solo pensare di violarlo ti provoca sentimenti scatologici e il semplice osservare qualcuno che lo fa, ti fa montare rabbia e indignazione. Per questo, lo si diceva anche poco sopra, quando contempliamo di violare i nostri valori protetti, o quando ci accorgiamo di averlo appena fatto, proviamo una profonda vergogna e un sincero risentimento nei confronti di noi stessi.

Se tutti noi avessimo un unico valore protetto, intendo non uno unico e condiviso dalla collettività, ma a ciascuno un suo proprio unico valore protetto, il problema non sussisterebbe. Peccato che di valori protetti ne abbiamo un certo numero e che la vita sia tanto generosa da farcene trovare di nuovi ora sì e ora anche, e possibilmente opposti.

Quindi, che accade in soldoni? Più o meno questo: quando impariamo qualcosa di nuovo che risulta essere incoerente con qualcos’altro che già conosciamo e sappiamo, il nostro cervello, che non possiede un meccanismo automatico che gli evidenzi la contraddizione e lo costringa a risolverla, incamera le due informazioni; e poi?

E poi, dipende!

Prendiamo la storiella della mamma del cognato dello zio Clemente, che procura a qualcuno un appuntamento importante sfruttando le proprie amicizie e conoscenze. In una ipotetica discussione tra persone aventi come valore protetto il rispetto di un certo sistema equo e imparziale, e in cui nessuno dei partecipanti è il soggetto al quale è stato procurato l’incontro, è possibile che gran parte dei disquisenti si trovi concorde nel disapprovare un certo tipo di favoritismi e che quella stessa parte, in altre situazioni e contesti, non faccia invece alcuna fatica a giustificarli. Nella situazione, per esempio, in cui uno – o più – di loro si trovasse ad «avere davvero bisogno di quell’appuntamento». Come se gli altri tapini presenti nella lista stessero lì per hobby.

Le nostre risposte condizionate sono perlopiù circostanziali e contestuali. Il sistema però, per quanto messo nero su bianco possa apparire patologicamente bipolare, è perfettamente funzionale. O lo è il 90% delle volte, almeno. Il cervello, infatti, tende al risparmio energetico non perché sia pigro, ma perché deve elaborare una quantità di informazioni tale, ogni giorno, che se le esaminasse e riesaminasse tutte, una per una, probabilmente impazziremmo.

Quando i nostri valori protetti entrano in conflitto

Se stai pensando di divorziare perché credi fortemente nel diritto che ciascuna persona ha di trovare amore e felicità, due componenti che ormai mancano da tempo al tuo matrimonio, ma al tempo stesso sei intimamente convinta, o convinto, che il matrimonio sia un legame sacro, benedetto da Dio, due valori protetti in contraddizione tra loro sono entrati in rotta di collisione.

Se nel cassetto della tua scrivania tieni da mesi – cioè da quando hai finalmente capito che la tua piena realizzazione consiste nell’andare a fare l’insegnante di surf in California – la lettera di dimissioni, ma il contratto a tempo indeterminato, gli 80K l’anno, i bonus, le ferie, i permessi e l’auto aziendale oggigiorno sono da considerarsi un successo accessibile a pochi, i tuoi valori protetti di ricerca di realizzazione personale e di raggiungimento di sicurezza sociale sono in piena Guerra Fredda.

Il fatto è che nessuna delle tue due personalità (ma anche tre, quattro… non vorrei importi limiti) sbaglia in assoluto. Per arrivare a una pace, o a una sintesi, devi incominciare a valutare le informazioni che hai a tua disposizione senza confondere i contesti. Devi fare, cioè, ciò che il cervello non fa in automatico: raccogli i dati, analizzali, mettili in crisi.

Soprattutto, ricordati che stai lasciando due contesti che conosci per uno che ancora non hai idea di come sarà: come dire, non sarà più il mondo che hai vissuto fin qui, con i bianchi e i neri ai margini opposti, sarà probabilmente un mondo nuovo, un mondo dalmata, o stracciatella, o fumo di Londra. Forse alcune delle regole che hai imparato tra i neri e tra i bianchi potranno ancora esserti utili, tuttavia la parte più consistente di esse andrà riscritta ex novo. E di una cosa hai la certezza matematica fin da adesso: saranno regole contraddittorie e contrapposte, ma con un po’ di strategia funzioneranno.